giovedì 10 marzo 2011

George Orwell - 1984

Recensione libro George Orwell - 1984

1984 di George Orwell. Un libro interessante che presenta validi spunti di riflessione sui totalitarismi, le oligarchie ed il potere in generale. E' indubbiamente un bel libro, in cui molti concetti, presi direttamente dai regimi totalitari del periodo - nazimo e comunismo in primis - sono alla base di questo nuovo mondo - Oceania - in cui gli uomini sono apparentemente liberi, salvo doversi attenere strettamente alle rigide regole di pensiero del Grande Fratello: un'entità che controlla la vita ed il comportamento degli uomini.

George Orwell ha scritto questo libro nel 1948, a distanza di pochi anni dalla fine del nazismo e del fascismo in Europa, eppure questo libro è tuttora attuale. Anzi, paradossalmente, è più attuale che mai. Infatti, con le nuove tecnologie e forti delle esperienze del passato gli oligarchi ed i totalitaristi - e chiunque abbia a disposizione potere economico - hanno i mezzi necessari per poter attuare un principio cardine espresso nel libro di George Orwell: il controllo del passato.

Il controllo del passato, delegittimare gli avversari, la cosidetta "macchina del fango", è uno strumento validissimo per insinuare il dubbio, corrompere i costumi, cancellare i propri errori ed, al contrario, trasformare ogni disfatta, ogni errore, ogni sporca vicenda in un grande successo. In una vittoria contro il Male che, a seconda dei momenti, assume le sembianze di un nemico specifico e, come ne 1984 di Orwell, diviene Male e Nemico assoluto combattuto da sempre ed in ogni momento.
Certo, siamo lontani anni luce dallo scenario prospettato in 1984, e da qui ad avere un'intera popolazione pronta ad accettare passivamente come verità assolute tutto ciò che viene propinato dai media o dai poteri forti ne dovrà passare di tempo, ciò nonostante, sono convinto che molti - avendone i mezzi - assoggetterebbero con piacere l'umanità ai propri voleri e perseguirebbero chiunque non sia allineato sulla base di uno psicoreato.

Lo psicoreato. Un concetto interessante che meriterebbe trattati e pagine e pagine di dissertazioni filosofiche. Tutti noi commettiamo ogni giorno psicoreati. Uno psico reato è pensare/immaginare qualcosa che infranga le regole del vivere comune o della propria morale. Tutti noi siamo, nel profondo del proprio io, colpevoli e vittime di psicoreati. Eppure, fortunatamente, gli psicoreati di ognuno di noi divengono reati concreti in pochi casi. Fortunatamente gli psicoreati - nella maggioranza dei casi - sono esclusivamente una delle diverse possibilità e soluzioni ad un problema, ad un dilemma; quindi, spesso, uno psicoreato altro non è se non il vagliare una possibilità. Fortunatamente la mente umana riesce a trovare una soluzione sostenibile ed alternativa ai propri psicoreati, oppure, semplicemente, lo psicoreato riscivola via nei meandri oscuri della propria mente. Ciò nonostante, l'aspetto più triste è quando una persona abbraccia uno psicoreato e lo fa suo, senza riflessione alcuna delle conseguenze; quando alla domanda "perchè mi hai tradito?" "perchè hai ucciso?" "perchè hai rubato?" "perchè lo hai fatto?" rispondono "perchè ne avevo la possibilità" "perchè ne avevo voglia" o semplicemente "che ho fatto di male?" lasciando trasparire la propria pochezza in tutta la loro vile totalità.

Fortunatamente oggi nessuno è accusato e condannato per i propri psicoreati e siamo ancora liberi di pensare ciò che vogliamo; eppure, immaginate il peggiore scenario possibile, dove oltre che alle proprie azioni ed alla propria espressione, sia fatto anche divieto di pensare autonomamente. Immaginate di essere privi della possibilità di pensare ciò che vi pare e di non poter avere, se pur nel privato della vostra mente, una opinione che non sia stata preventivamente approvata da altri.

Non so voi, io sono di sicuro uno psicoterrorista.

NOTE DI COPERTINA
1984. Il mondo è diviso in tre immensi superstati in perenne guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. In Oceania, la cui capitale è Londra, la società è governata dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c'è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare. Tranne amare. Tranne divertirsi. Tranne vivere, insomma, se non secondo gli usi e costumi imposti dall'infallibile e onnisciente Grande Fratello, che nessuno ha mai visto di persona. Dal loro rifugio, in uno scenario desolante da Medioevo postnucleare, solo Winston Smith e Julia lottano disperatamente per conservare un granello di umanità...

PERSONAGGI PRINCIPALI
Winston Smith
Julia

INFO
Titolo originale dell'opera: Nineteen Eighty four
Pagine: 348
Traduzione di: Stefano Manferlotti

ISBN: 9788804604143
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
Edizione: Novembre 2010
Copyright: Eric Blair, 1949
Sito di riferimento: -

Costo: eur 12,00

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